Il questore, sufficientemente irritato dal rapporto
, che adombrava
l'omicidio del brigadiere, dall'informazione che la vittima si era separata dalla moglie (o, preferiva, la moglie da lui), trasse motivo a rafforzare
la sua ipotesi
del suicidio. La domanda del perché avesse chiamato prima la polizia, se la pose ma non lo inquietò: voleva, si rispose, ammazzarsi
sotto gli occhi della polizia, per dare più originalità e clamore
al suo gesto. Preda della follia, insomma. Ma il brigadiere
, facendo più attenzione al fonogramma informativo, fece notare al questore che la separazione dalla moglie era avvenuta
dodici anni prima. Per quanto doloroso
, un caso simile
è difficile giunga
al vertice
della disperazione dodici anni dopo. Arrivò invece al vertice l'irritazione
del questore nei riguardi del
brigadiere. «Non si permetta di queste osservazioni,» disse «e faccia tornare subito
il commissario, dovunque
si trovi».
Il commissario, per come il sabato aveva annunciato, si rese introvabile
fino al lunedì mattina. Alle otto entrava in ufficio, dove già stava il brigadiere, incappottato, incappellato, avvolto in una sciarpa che gli copriva anche la bocca, guantato. Si svolse
dal tutto rabbrividendo
: «C'è un freddo, qui dentro, quasi quanto fuori: gli uccelli, qui, ne cadrebbero fulminati».
Leonardo Sciascia. Una storia semplice