Quando
[AVERE] circa 11-12 anni, con gli amici
[ESSERE] soliti esplorare i cunicoli di un canale che
[ESSERE] coperto qualche anno prima, una delle cui imboccature sta proprio nei pressi di casa mia. Nei primi tempi, la paura
[ESSERE] un concetto a noi semisconosciuto, poi capitò qualcosa e tutto
[CAMBIARE]. Un giorno,
[ESSERE] invitati dei ragazzi più grandi che
[VOLERE] sperimentare una seduta spiritica. Escludendo qualche goffo e scherzoso tentativo puerile (mentre a 12 anni, ormai, ci
[SENTIRE] già uomini), nessuno di noi
[AVERE] mai
[ASSISTERE] a una di esse e le conoscenze a tal riguardo
[ESSERE] pressoché nulle.
[ESSERE] la prima volta, dunque, che
[SEGUIRE] manuali per metterci in contatto con l'aldilà. Ci
[RENDERE] conto che si
[SENTIRE] dei rumori provenire dalle gallerie.
[ESSERE] come se dei piccoli sassi stessero rotolando per il calcio di un passante. « Ci saranno dei topi! »
[ESSERE] il commento quasi unanime. I ridicoli tentativi di interpellare qualche povera anima dannata si
[SUSSEGUIRE]; ovviamente, senza alcun risultato! A darci il La per l'affannante fuga
[ESSERE] lo spegnersi del lumicino e il suo riaccendersi dopo non meno di 3 secondi d'orologio... ci si
[ESSERE]+[CONGELARE] il sangue nelle vene! Per qualche giorno, la notte si
[FATICARE] a prender sonno, ma ce ne
[DIMENTICARE] presto. Davanti alla richiesta di raccontare una paura infantile,
[AVERE] subito
[PENSARE] a questa, perché non è un sentimento/sensazione che
[AVERE]+[PROVARE] spesso. Ora, l'unica paura che avrei relativamente a un'esperienza simile, sarebbe quella di prendermi qualche infezione esplorando le gallerie di un canale pieno di chissà che!
Emilio