[...] Nostro padre si (decidere)
per il gorgo, e in tutta la nostra grossa famiglia soltanto io lo (capire)
; che avevo nove anni ed ero l'ultimo.
(....)
(noi, mandare)
per il medico di Niella e alla seconda visita (lui, dire)
che non ce ne capiva niente: (noi, chiamare)
il medico di Murazzano ed anche lui non le conosceva il male. (venire)
quello di Feisoglio e tutti e tre (dire)
che la malattia era al di sopra della loro scienza.
[...]
Non so come, ma io (capire)
a volo che andava a finirsi nell'acqua, e mi
(atterrire)
, guardando in giro, vedere che nessun altro aveva avuto la mia
ispirazione; nemmeno nostra madre (fare)
il più piccolo gesto,
(seguitare)
a pulire il paiolo, e sì che conosceva il suo uomo come se
fosse il primo dei suoi figli.
[...]
Mi (sentire)
; mi (riconoscere)
dal peso del passo, ma non si (voltare)
raggiungere e quando mi (sentire)
al suo fianco con una mano mi (fare)
girare come una trottola e poi mi (sparare)
un calcio dietro che mi (sbattere)
tre passi su.
Beppe Fenoglio, Il gorgo