Pronomi combinati :: Impariamo l'italiano

Il moro le sparava grosse, con un tono sicurissimo e spaccone; il biondo, fiacco e moscio, non lasciava passare nemmeno una.
Io vedo le cose come stanno e dico in faccia, caro signore.
Lei disse di sì, di nuovo; e così io riempii di nuovo i due scatoloni dei barattoli che si erano sparsi sul pavimento e uno misi in testa a lei e uno lo presi io; alla fine uscimmo.
Siccome, però, lui insisteva, gli presi la macchina dalle mani e misi sul sedile come per dire: «Piantala.»
Ora questo non era vero perché tutti sapevano che lui, in casa, ci aveva ancora un sacco di farina e uno più piccolo di fagioli; e lui, per timore che portassero via, non invitava più nessuno a casa e di giorno chiudeva a chiave la porta e andava per le macere con la chiave in tasca.
Gli americani davano sì sigarette e caramelle di cui sembrava che avessero veramente una gran riserva; ma per il resto, già vedeva, stavano attenti.
Rosetta che faceva sempre quello che volevo io, disse che non importava: la Madonna ci aveva protette finora, avrebbe continuato a proteggerci.
Si partiva al buio e inerpicava per sentieri da capre sul fianco ripido del monte.
Alberto Moravia. La Ciociara

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