Un pappagallo
(scappare) di casa:
(succedere) cinque giorni fa a Milano. I proprietari, il signor Mario e sua moglie Rosa, sono disperati. Il signor Mario ci parla di lui: “Si chiama Ugo, è verde, ma non so di che razza sia. Per noi è come un terzo figlio. Era dei miei zii. Quando
(morire) io e mia moglie
(decidere) di prenderlo: da quel momento
(abitare) sempre con noi, per sette anni. Non
(parlare, lui) molto,
(sapere) ripetere solo due parole: Ugo, il suo nome, e Rosa, il nome di mia moglie. Di solito, in casa lo
(lasciare, noi) libero. Giovedì scorso, per un colpo d’aria, la finestra
(aprirsi) e lui
(volare) via. Era impossibile non volergli bene:
(mettersi) sulla mia spalla e mi
(dare) i bacini.”
Mario e Rosa sono decisi a ritrovare il loro pappagallo. Così
(preparare) un cartello: “Lauta mancia a chi trova pappagallo”,
(fare) 200 fotocopie e le
(mettere) in tutta la zona.
Finalmente, sabato
(ricevere) qualche telefonata: due persone lo
(vedere) in Via Varese. Quindi deve essere ancora in zona: allora basta andare lì e urlare: “Ugooooooo...”