Marilena, che è argentina e abita in un piccolo paese vicino a Barcellona, racconta la sua storia.
“Era iniziata malissimo. Mio marito è ingegnere ed era stato chiamato qui in Catalogna per un posto di lavoro.
(
venire, noi) in
Catalogna insieme ai nostri bambini, ma nel frattempo l’azienda che
(
dovere) dargli l’impiego è fallita.
(
vivere, noi) malissimo per un anno. Finalmente lui
(
trovare) un posto come camionista e io
(
cominciare) a lavorare in una fabbrica. I bambini hanno imparato bene il
catalano perché ogni giorno
(
andare) alla scuola materna e
(
avere) molti amici. Mio marito, però,
(
essere) sempre lontano, io
(
ritornare) a casa la sera tardi e così non
(potere, noi) mai stare con i nostri bambini.
(
sapere, io) che per loro
(
essere) importante avere i genitori vicini è così
(
decidere, io) di lasciare la fabbrica.
(
cercare, io) un’occupazione meno impegnativa per avere più tempo per i miei figli.
(
trovare, io) lavoro come cameriera in un albergo: inizio presto la mattina e finisco nel primo pomeriggio, così posso passare più tempo con i miei bambini. Abbiamo meno soldi ma siamo tutti più felici.”