Così Giuseppe recluso fino dalla nascita compieva la sua prima uscita nel mondo, né più né meno come Budda. Però Budda usciva dal giardino lucente del re suo padre per incontrarsi, appena fuori, coi fenomeni astrusi della malattia, della vecchiaia e della morte; mentre si può dire che per Giuseppe, al contrario, il mondo si aperse, quel giorno, come il vero giardino lucente. Anche se la malattia, la vecchiaia e la morte, per caso, misero sulla sua strada i loro simulacri, lui non se ne avvide. Da vicino, immediatamente sotto i suoi occhi, la prima cosa che vedeva, lungo la passeggiata, erano i riccetti neri di suo fratello, danzanti nel vento primaverile. E tutto il mondo circostante, ai suoi occhi, danzava nel ritmo di quei riccetti. Sarebbe assurdo citare qui le poche vie per dove passarono, nel quartiere di San Lorenzo, e la popolazione che si muoveva d'intorno a loro. Quel mondo e quella popolazione, poveri, affannosi e deformati dalla smorfia della guerra, si spiegavano agli occhi di Giuseppe come una multipla e unica fantasmagoria, di cui nemmeno una descrizione dell'Alhambra di Granada, o degli orti di Shiraz, né forse perfino del Paradiso Terrestre potrebbe rendere una somiglianza. Per tutta la strada, Giuseppe non faceva che ridere; esclamando o mormorando, con la piccola voce venata da una emozione straordinaria: "Dòndini, dòndini. ttelle. tole. dòndini. ioia. opi.". E quando infine si arrestarono su un misero spiazzale d'erba, dove due stenti alberi cittadini avevano messo le loro radici, e si riposarono a sedere su quell'erba, la felicità di Giuseppe, davanti a quella bellezza sublime, diventò quasi spavento; e si aggrappò con le due mani alla blusa del fratello.
La storia, di Elsa Morante
- Durante la passeggiata, Giuseppe:
- saltella e corre
- è sulle spalle del fratello
- cammina per mano al fratello
- danza nel vento
- Cosa intende la narratrice per "simulacri"’ della morte?
- Il vecchio quartiere di San Lorenzo
- I segni della guerra
- I vecchi che Giuseppe incontra
- I due miseri alberi
- La narratrice afferma che ‘sarebbe assurdo’ indicare le vie perché:
- Giuseppe non sa dove si trova
- ciò che conta non è una descrizione realistica dei luoghi
- il quartiere è solo un luogo della fantasia
- sono strade secondarie ormai scomparse
- Giuseppe si aggrappa al fratello perché:
- gli dà fastidio il contatto con l'erba
- è spaventato dallo spettacolo della miseria
- prova un'emozione che lo sconvolge
- è molto stanco
- La narratrice accosta
il quartiere San Lorenzo al Paradiso Terrestre per:
- sottolineare la felicità di Giuseppe
- affermare che il Paradiso Terrestre è certo più bello del quartiere
- confrontare il Paradiso Terrestre con le bellezze di Shiraz
- descrivere la delusione finale di Giuseppe