Impariamo l'italiano
Le particelle CI e NE
Completa le frasi con le particelle CI e NE
Aveva ritrovato il sarago; anzi: due! Già lui mirava quando
CI
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vide tutta una squadra navigare tranquilla alla sinistra, ed a destra brillare un altro branco.
Ma intanto agli angoli degli occhi e sotto le palpebre era come si gonfiasse una bolla di lagrime e l'occhio subito
CI
NE
traboccava.
Trovarono vicino a una cunetta una carriola. Giovannino la prese per le staffe e la spinse innanzi: aveva un cigolo, a ogni giro di ruota, come un fischio. Serenella
CI
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si sedette sopra e avanzavano zitti, Giovannino spingendo la carriola con lei sopra, fiancheggiando le aiole ed i giochi d'acqua.
In quegli anni la montagna era piena di camosci; al mattino scendevano alle pietre dove i pastori spargevano il sale per le bestie, e
CI
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si poteva far la posta.
Ora Zeffirino armeggiava tra gli scogli: i polpi!
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aveva scoperto una colonia appiattata al piede di un masso.
E in mezzo a questo spiazzo s'apriva un grande rettangolo vuoto: una piscina.
CI
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raggiunsero i margini: era a piastrelle azzurre, ricolma d'acqua chiara fino all'orlo.
Allora inventarono un gioco bellissimo: battaglia con le alghe. Se
CI
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tirarono manciate in faccia uno con l'altra fino a sera.
Certe sere Airoldi scappava ai compagni e alle sue donne e si faceva tutta la strada a piedi fino al paese per bere e far bravate con gli operai della diga, coi militi e con le donne loro. Finché non
CI
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fu una questione di pugni e fiaschi rotti con quel pastore giovane.
Prese un bastone lungo e diritto,
CI
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appese la mantellina, e sopra il cappello, e lo piantò ben in vista sulle pietre della cresta.
Per fare una carica di cavalleria
CI
NE
voleva anche la tromba, e Giovannino allora strappò una guaina alla sua canna, la tese tra le mani giunte e soffiò facendola vibrare in un aspro sibilo.
Italo Calvino.
I racconti
Vedi anche:
Esercizi sull'uso dei verbi pronominali
Esercizi sull'uso dei pronomi combinati
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