In un corso del primo anno Mattia aveva studiato che tra i numeri primi sono alcuni ancora più speciali. I matematici li chiamano primi gemelli: sono coppie di numeri primi che se stanno vicini, anzi quasi vicini, perché fra di loro è sempre un numero pari che gli impedisce di toccarsi per davvero. Numeri come l'11 e il 13, come il 17 e il 19, il 41 e il 43. Se si ha la pazienza di andare avanti a contare, si scopre che queste coppie via via si diradano. si imbatte in numeri primi sempre più isolati, smarriti in quello spazio silenzioso e cadenzato fatto solo di cifre e si avverte il presentimento angosciante che le coppie incontrate fino a lì fossero un fatto accidentale, che il vero destino sia quello di rimanere soli. Poi, proprio quando si sta per arrendere, quando non si ha più voglia di contare, ecco che si imbatte in altri due gemelli, avvinghiati stretti l'uno all'altro. Tra i matematici è convinzione comune che per quanto si possa andare avanti, saranno sempre altri due, anche se nessuno può dire dove, finché non li si scopre.
Paolo Giordano. La solitudine dei numeri primi