Facebook vuole diventare il centro dell'informazione
Il progetto di Facebook di impadronirsi dell'informazione e della costruzione del web è sempre più . Ogni piccolo mattoncino che aggiungono è pesato nel modo giusto. Cerca mercati e angoli del web ancora non raggiunti e si avvicina ad esso . Forte di un numero di utenti senza precedenti. Forte (e ben ) di aver raggiunto di assolutamente impensabili fino a poco tempo fa. Chi mai sognato di condividere informazioni web con casalinghe che non sanno cosa il computer o con pensionati che la casella di posta la creano per ricevere le notifiche dalla banca per l’invio cartaceo dell’estratto conto?
Adesso con il nuovo “mi piace” per i contenuti web facebook esce da facebook, permette agli utenti di apprezzare contenuti esterni senza la “privacy” degli altri con link in home. che un visitatore in uscita che apprezza il contenuto, è un utente ancora più fidelizzato allo strumento che quel contenuto glielo ha fatto conoscere. Penso a Twitter. Il link che postano le persone che seguo li visito con puntualità e nella maggior parte dei casi li apprezzo. Ma sempre da Twitter riparto. Ecco, a Facebook mancava questo tassello. Ti apro il mondo, lo so che tanto poi torni. Lo fa sottovoce, e questo è apprezzabile. Ma se i pulsanti per la condivisione all’interno dei social esistono praticamente da quando esiste il web, facebook lo fa mettendoci la faccia degli utenti. Perché il successo sta tutto lì. Prima nascondeva dietro ad un , adesso facebook si è impadronito dell’identità digitale di milioni di persone. Quindi ogni azione ha il suo peso. Ogni azione, ragionata o impulsiva che sia, avrà le sue conseguenze.
Penso ad esempio alle recenti Pagine sociali, che altro non sono che dei modelli alla Wikipedia di contenuti
. Contenuti magari destinati a sparire dopo un periodo, oppure non più interessanti per gli utenti una volta . La volontà quindi di costruire contenuti di qualità e di interesse comune all’interno del Facebook, senza più aver bisogno di “uscire” per andarseli a cercare. Ecco quindi che nascerà la pagina di Napoleone con i contenuti di Wikipedia per quanto riguarda testi e aneddoti e le mappe di Bing, delle battaglie senza bisogno di visitare né l’uno né l’altro. Un ulteriore tassello, necessario per conquistare l’informazione.
Massimiliano Mancini