90 PER 32: LE MISURE DELLA BELLEZZA
Secondo i cittadini di Ascoli Piceno la bellezza è un rettangolo di metri 90 per 32 lastronato in travertino, contornato da logge e palazzetti cinquecenteschi, da un palazzo medievale e da una chiesa gotica di fascino solare. Sembrerebbe la di una piazza e infatti di piazza del Popolo si , gioiello in una città gioiello che si visita in poche ore e non si dimentica più per tutta la vita. La vita anima questa magica piazza, che da almeno cinque secoli è il naturale della città, passerella per donne splendide, azienda in cui si affari, salotto all’aperto, arena di occhiate assassine e di litigi amorosi, confessionale multiplo in cui si costruiscono e si distruggono solide reputazioni. Ogni pomeriggio dalle 18 alle 20 si celebra questo strùscio della vanità guardando e lasciandosi guardare, passeggiando in su e in giù, col cane al guinzaglio, salutando tutti perché più o meno tutti conoscono tutti. È così potente il fascino sociale di piazza del Popolo che di sera gli stranieri insediati in città per fare su e giù come se vissuti sempre qui.
Chi abbia progettato la piazza non si , certamente era uno che aveva le chiare, anzi sfavillanti, e da quella testa è uscito un miracolo di armonia rinascimentale e di spettacolare eleganza.
Al Municipio appartiene il palazzo dei Capitani del Popolo, che mostre di grande rilievo e convegni; il consiglio comunale si in un locale con resti di affreschi antichi fra cui la figura di un vecchio barbuto che raffigura la Ragione e ha dato il nome alla sala. Ma gli ascolani borbottano che purtroppo non sempre la ragione prevale nella sala della Ragione.
Gianluigi Gasparri