Week-end da leoni
La Ferrari non aveva mai acconsentito a far entrare giornalisti nella struttura che gestisce i gran premi. Ha fatto per noi un’eccezione: un nostro inviato ha vissuto fianco a fianco con piloti, tecnici e meccanici. Ecco il racconto.
Aeroporto di Bologna: ore 7.15. Mi hanno preso. Non è stato facile, ma ho superato tutti i test. Così mi ritrovo all’aeroporto di Bologna, pronto a partire per Silverstone. L’appuntamento è al terminal B, ai banchi è segnalato il volo Alitalia. […] Al check-in, come sempre, aspetta Laura Dondona. Straordinaria signora, lavora per conto di un’agenzia di viaggi all’interno della Ferrari. È che provvede a organizzare le trasferte, a trovare le negli alberghi, a prenotare i voli intercontinentali (di linea), con sei - sette mesi anticipo. E, soprattutto, a redigere un programma minuzioso del week-end di gara, tutto contenuto in un preziosissimo taccuino da tenere sempre tasca della tuta. C’è scritto lì: orari e luoghi delle riunioni, appuntamenti per spostamenti, numeri di telefono indispensabili, piantine per raggiungere circuiti e alberghi, persino il di abbigliamento indossare. Insomma, una sorta di angelo custode che veglia perché ciascuno pensare solo a far bene il lavoro, senza altre preoccupazioni. E Laura, alle 7, è già lì in aeroporto, con IN mano le carte d’imbarco di tutti, così da non far tempo; c’è solo da consegnare il bagaglio, l’elega nte sacca rossa numerata che fa parte della dotazione di ogni partecipante alla trasferta.
E. Deleidi, “Quattroruote”, settembre 2001