Parla il direttore del laboratorio di biometeorologia del Cnr
“L’Italia sembra diventata l’Africa...”
La temperatura media del pianeta è salita di 0,6 gradi negli ultimi cento anni e l’habitat di piante ed animali ha già risentito. Cosa succederà allora da qui al 2100, che l’aumento previsto è di 6 gradi pieni? Il direttore del laboratorio di biometeorologia del Cnr risponde preoccupato: «E’ difficile prevedere con l’anticipo di un secolo, sappiamo però certezza che un grande cambiamento è in , e i suoi effetti sono già sotto ai nostri . La prima risposta del pianeta alla temperatura che cambia è l’allargamento delle fasce tropicali, quelle in la Terra riceve dal sole più calore di ne riesca a disperdere.»
Le previsioni potrebbero essere sbagliate, ma oggi la situazione qual è?
«Non c’è bisogno di guardare troppo in là nel : gli effetti del riscaldamento si sentire nel clima che cambia, la primavera che si presenta in anticipo, gli alberi che fioriscono troppo e rimangono vittime delle gelate, gli uccelli che rinunciano alle migrazioni. Sono fenomeni che nel nostro laboratorio di Firenze osserviamo già almeno un decennio.»
Quali sono gli effetti del cambiamento climatico in Italia?
«Gli uccelli migratori sono molto tardi per svernare nel Nordafrica. Alcuni si sono fermati nel sud Italia. Altri hanno rinunciato del tutto alla migrazione. Le zanzare, insieme ad altri insetti stagionali, sono a sopravvivere fino a dicembre. Negli ultimi cento anni non avevamo mai visto nulla del .»
Elena Dusi, “La Repubblica”, 3 gennaio 2003