I mari e la pesca
Una crisi senza precedenti sta attraversando i mari di tutto il mondo: dagli anni 70 ad oggi le flotte di pescherecci hanno incrementato la loro capacità di pesca in esagerato, spingendosi sempre più al largo in parti degli oceani prima non toccate.
Questa attività di pesca sconsiderata ha avuto come conseguenza prima il declino e negli ultimi anni il degli stock di pesce; non solo, ma anche le dimensioni medie di molte specie sono drammaticamente diminuite.
del secolo scorso si pescavano merluzzi di oltre 90 chili di peso, mentre al giorno d'oggi raramente superano i 15 chili. Sempre meno pesce, sempre più piccolo. A questo punto il problema non solo i cosiddetti "ecologisti", i vituperati ingenui amanti della natura, ma è diventato un planetario: il pesce è la fonte di nutrimento principale per milioni di persone in tutto il mondo, e l'estinzione delle specie di pesce mangiabili significherebbe lo sterminio di intere popolazioni.
Si è pensato di correre ai ripari allevando le specie di pesce più utili e ri-immettendole in natura. Ma siccome il diavolo fa le pentole ma non i coperchi ... succede che i pesci nati in cattività non sono capaci di in natura, e muoiono prima di diventare grandi, incapaci di procurarsi il cibo e di difendersi dai .