A quei tempi il Giappone era,
,
altra parte del mondo. Era un’isola fatta di isole, e per duecento anni
completamente separata dal resto
umanità, rifiutando
contatto con il continente e vietando l’accesso a
straniero. La costa cinese distava quasi
ma un decreto imperiale aveva provveduto a renderla ancora più lontana, proibendo in tutta l’isola la costruzione di barche con più di un albero. Secondo una logica a suo modo illuminata, la legge non vietava
di espatriare: ma condannava a morte quelli che tentavano
tornare. I mercanti cinesi, olandesi e inglesi
ripetutamente
rompere quell’assurdo isolamento, ma avevano ottenuto soltanto di metter su una fragile e pericolosa rete di contrabbando.
avevano guadagnato pochi soldi, molti guai e
leggende, buone
vendere nei porti,
sera. Dove loro avevano fallito,
successo, grazie alla forza delle armi, gli americani. Nel luglio del 1853 il commodoro Matthew C. Perry entrò nella baia di Yokohama con una moderna flotta di navi
vapore, e consegnò ai giapponesi un ultimatum in cui si “auspicava” l’apertura dell’isola
stranieri.
Alessandro Baricco - Seta